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04 maggio 2025

ARI NON E' RESPONSABILE DELLE INFORMAZIONI PUBBLICATE SU QUESTA PAGINA, IL CUI CONTENUTO E' AUTONOMAMENTE GESTITO DALL'ORGANIZZATORE DELL'EVENTO.

Ciclopedalata La via delle sorgenti

Distanza

90 km

Dislivello

1500 metri

Tempo massimo

9 ore

Dove

Galluccio (CE)

Contatti

3333101905
3333101905
E-mail

Partenza

08:00 - 09:00

Omologazione

cp/ARI

100 km

Servizi

Iscrizioni

dal 01/01/25 al 02/05/25

N. massimo di iscrizioni: 150

Quota di iscrizione

Online: 20.00 €
Online Soci ARI: 18.00 €
Il giorno del brevetto: 100.00 €

Si ACCETTANO anche ciclisti non tesserati con richiesta di contributo assicurativo giornaliero di € 12.00
ISTRUZIONI PER ISCRIZIONI ONLINE

Pagina in fase di aggiornamento. 

percorso provvisorio

 

Si prega di prendere visione del regolamento e di avere la tesssea idonea alla partecipazione.

Chiusura iscrizioni giorno 2 maggio ore 14.OO.  Gli iscritti del giorno 1 e 2 maggio  2025 sono pregati di inviare insieme con la dichiarazione di consapevolezza anche copia del pagamento -bonifico  effettuato. 

Per la prima volta la Randonnèe la Via delle sorgenti prenderà il via dal borgo di Galluccio, precisamente dalla frazione San Clemente , nel cuore del Parco Regionale Area Vulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano. 

E' Possibile la partecipazione con E-bike, con obbligo certificato medico agonistico e comunicazione della partecipazione con e-bike da comunicare alla mail: iscrizioni@campaniabici.it. Al termine verrà rilascio l'attestato "certificato di viaggio la via delle sorgenti ".  La partecipazione con E-bike al percorso da 100 km va comunicata via mail a iscrizioni@campaniabici.it   indicando il nominativo + e.bike, mentre l'iscrizione al percorso da 200  clicca qui percorso 200 km.

La non comunicazione della partecipazione con e.bike, comporterà la squalifica dall'evento, il ritiro della carta di viaggio dedicata ,non poter partecipare al pasta party e ricevere i gadget previsti.

L'itinerario del percorso La Via delle Sorgenti è caraterrizzato, piccoli borghi, natura, sorgenti, laghi, siti culturali ed eccellenze enogastronomiche, tutto su  da strade secondarie a basso traffico veicolare, 

Itinerario 

Il percorso iteresserà nella prima parte i borghi del "Galluccio" Doc" e del Parco Regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano,  Galluccio, Mignao Monte Lungo, Rocca d'Evandro, Conca della Campania e Tora  e Piccilli. Il percorso successivamente si snoderà , transitando per Presenzano, Vairano Patenor,a i borgi del parco Regionale del Matese quali Pratella, Prata Sannita, Fontegreca, Ciorlano, Gallo Matese, Letino, San Gregorio Matese, Castello Matese, Pedimonte Matese, Alife, S. Angelo D'Alife, Raviscanina Il transito per Pietravairano, Roccaromana, Riardo, Rocchetta e Croce, prepareranno i partecipanti all'ascesa finale per Teano Roccamonfina per poi fare rientro a Galluccio.

Punti di controllo e ristoro  - in fase di aggiornamento -  portatevi solo sali minerali.... ma montate rapporti agili. 

Galluccio

Mignano Monte Lungo 

Rocca d'evandro 

Tora e Piccilli

Galluccio pasta party.

Rapporti consigliati  guarnitura 50/34 - 48/35  cassetta pignoni 11/34 - 10/36 e ancora più agili per chi ha possibilità di montarli. 

 

IBAN PER ISCRIZIONE IT74A0538774950000003763239 INTESTATO A CAMPANIA BICI ASD 

CASUALE:  la via delle sorgenti  100+ NOME E COGNOME PARTECIPANTE

Inviare la dichiarazione di consapevolezza e  liberatoria  alla mail iscrizioni@campaniabici.it.

Il mancato l'invio/ presentazione della dichiarazione liberatoria comporterà la non consegnata della carta di viaggio .

Possono iscriversi alla randonnèe La via delle sorgenti   anche i non tesserati, in possesso di certificato agonistico, - con integrazione dell'assicurazione giornaliera /tessera gionaliera - ad un costo di iscrizione totale di euro 32,00 con obbligo di invio alla mail iscrizioni@campaniabici.it  dei dati dell'aspirante partecipante  - nome cognome e codice fiscale, Certificato medico agonistico copia bonifico. 

 

itinerario storico  culturale

Galluccio fa parte dell'associazione città del Vino, con la denominazione proprio di  DOC "Galluccio",   Le uve destinate alla produzione del vino  DOC Galluccio" devono essere prodotte nell'intero territorio amministrativo dei comuni di: Conca della Campania, Galluccio, Mignano Monte Lungo, Rocca d'Evandro, Tora e Piccilli. Tutti borghi interessati dall'itinerario della X Randonnèe la Via delle Sorgenti. 

Sarà proprio una bottiglia di Vino di galluccio DOC un gadget per tutti i partecipanti , oltre ad altre sorprese. grazie alla https://cantinetelaro.it/ 

La Randonnèe la Via delle Sorgenti è un itinerario di storia, cultura, natura, paesaggi  eccellenze immateriali e materiali. Teritorio della mela annurca campania IGp, della Mozzrella di Bufala Campania, di castagneti, di Vini, noccioleti, di sorgenti  e laghi, tra il parco Regionale del Matese e quello di Roccamonfina e foce del garigliano. Un angolo della Campania tutta da scoprire e vivere in bici. 

 Il percorso di questa decima edizione  si snoda per la prima parte nel Parco Regionale di Roccamonfina e foce del garigliano,per andare ad interessare per la prima volta il borgo di Rocca d'Evandro. La vista del fiume Garigliano che segna il confine con il Lazio accompagnerà i partecipanti a scoprire un paesaggio segnato a sud dal profilo del vulcano di Roccamonfina,  dal Monte Camino con una visione sui Monti Aurunci e l'alto casertano. I partecipanti pedaleranno su quella che fu definita la line d'Inverno  ....

"""La linea d’inverno. Nell’autunno del 1943 il fronte di guerra risale la penisola e si avvicina all’Italia centrale. I tedeschi fortificano la Linea Gustav per sbarrare il passo agli eserciti alleati. Sul versante tirrenico la Gustav si sviluppa lungo i fiumi Garigliano e Rapido, sulla dorsale di Montecassino e sulle Mainarde. Per dare alla Todt il tempo necessario di predisporre le fortificazioni e i sistemi di difesa pesante, i tedeschi attrezzano alcune linee tattiche ritardatrici note come la Linea Viktor (lungo i fiumi Volturno e Calore), la Linea Barbara (da Mondragone a Teano, Presenzano e Colli al Volturno) e la Linea Bernhard (dal basso Garigliano a Mignano, Venafro e le Mainarde). La linea Bernhard, in particolare, stringe in una tenaglia la strettoia che costringe la ferrovia e la via Casilina, l’unica strada di grande comunicazione utilizzabile dai mezzi pesanti degli eserciti alleati, a divincolarsi tra il gruppo di monte Camino, il Monte Lungo e il monte Sambucaro. L’insieme di queste linee di difesa costituisce quella che gli americani chiameranno la Linea d’Inverno (Winter line). Il primo tentativo delle truppe britanniche di conquistare il monte Camino e le cime vicine risale alla prima metà del mese di novembre 1943 ma s’infrange sulle difese tedesche ben trincerate tra le rocce in posizione dominante. Lo sfondamento della linea Bernhard avverrà solo un mese più tardi, a metà dicembre. Ma a questo punto le truppe alleate si troveranno di fronte alla linea Gustav.""""( fonte Camminare nella storia) . 

Previsto un punto di controllo e ristoro nel borgo di Rocca d'Evandro. 

Il transito per Mignano MonteLungo con il suo castello Ettore Fieramosca per poi risalire in direzione Conca della Campania attraversando i suoi boschi,la bellezza della natura come le cascate di Lieti, il castello, per poi indirizzarci in direzione del borgo di  Tora e Piccilli noto nel mondo scientifico, a livello mondiale, per un importantissimo ritrovamento in località Foresta. Proprio qui, infatti, sono state riconosciute diverse impronte di ominidi che le più recenti ricerche attribuiscono ai Neanderthal e rappresenta uno dei siti paleontologici più importanti al mondo c.d. "ciampate dl diavolo  Per approfondimenti ---https://www.paleoitalia.it/patrimonio-paleontologico/musei-collezioni-siti/tora-e-piccilli/
Inoltre, importante episodio di guerra ha segnato profondamente la storia della popolazione locale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, gli abitanti di Tora e Piccilli diedero rifugio a una piccola comunità di Ebrei in fuga da Napoli. Nonostante le razzie, le violenze e le deportazioni verso i campi di concentramento, nessun locale tradì o denunciò la loro presenza ai Tedeschi. Per il coraggio e l’umanità dimostrati, il comune è stato insignito della Medaglia di Giusto tra le Nazioni. L'ospitalità l'accoglienza sarà  nota anche atutti i partecipanti  in quanto vi sarà un punto controllo e ristoro.  Il percorso successivamente si snoderà in direzione dei borghi  situati  del Regionale del Matese caratterizzato dai  suoi borghi, torrenti, laghi e faggi Letino come fin dalla prima edizione ospiterà un punto controllo e ristoro sulla terrazza più in alto della Campania sul belvedere di Letino con una visione unica sul Lago di Gallo Matese. Il transito lungo il Lete, il Lago del matese  e la discesa panoramica da San gregorio Matese ci porterà prima ad osservare da lontano i Monti Trebulani per poi a lambirli con il punto controllo e ristoro a Roccaromana. Il transito sulla francigena del Sud con alcuni tratti su pietre di millenaria storia e la salita tra i castagneti ci accompagneranno per culcludere un itinerario ancora una volta nuovo e tutto da raccontare....        

alcune info sul borgo di Galluccio  che ospiterà la partenza e l'arrivo.

""Sul versante nord–ovest del Parco di Roccamonfina si trova Galluccio. Il centro si estende per un ampio ed articolato territorio, con un altitudine variabile tra 600 e 900 m s.l.m.

E’ intorno al IV secolo a.C. che i Romani, cancellate del libro della storia le genti ausone, gli Aurunci,  divennero padroni di queste terre; e come era loro uso, dislocarono in loco una colonia, onde consolidare l’avvenuta conquista territoriale, con a capo elementi della nobile gens dei Gallo. Da tale famiglia patrizia alcuni storici fanno mutuare il nome del paese; queste per le vie d’acqua comunicava con il porto Minturno, in cui i Romani si imbarcavano per la rotta dell’Africa. Esso divenne pertanto uno dei punti nevralgici dell’impero.

Galluccio comprende vari nuclei sparsi in uno scenario naturale di straordinaria suggestione, testimoni silenziosi di un passato di grande interesse storico ed artistico, tra i quali San Clemente, sede del Comune, Sipicciano, Campo e Calabritto. La storia del territorio di Galluccio inizia in età paleolitica.

In queste contrade il Cristianesimo si diffuse ben presto, e partorì santi del valore di S.Ilario e S.Gaudenzio; eppure, popolazioni così religiose dovettero subire prima le scorrerie, poi lo stabile e sanguinoso dominio dei Saraceni, penetrati dal territorio dal mare risalendo il Garigliano. Un papa guerriero, Giovanni X, dovette mettersi in armi alla testa delle forze militari cristiane, per sradicare i Saraceni dalla loro roccaforte. La lotta fu indicibilmente cruenta, selvaggia, disperata, e non conobbe pietà neanche per le donne e i bambini dei vinti, che i Saraceni avevano radunato nel luogo da essi ritenuto più sicuro, alle falde del Monte Camino, nella località che ancora oggi porta il nome.

Nel X secolo, i principi Longobardi di Capua sconfissero i Saraceni che insediavano il paese di Galluccio e per timore di altre incursioni costruirono una grande roccaforte su un’altura protetta dal fiume Peccia, circondata da rupi. In seguito, i Principi di Capua assunsero il nome Galluccio, adottarono come stemma un gallo rosso in campo d’argento e conservarono il feudo, costruito intorno alla roccaforte, fino al 1480. In seguito agli scontri tra i Normanni e le truppe del Papa, la roccaforte fu ampliata con la costruzione di nuove chiese, tra cui la Cappella di S. Nicola.

 L’ultimo feudatario fu Don Vincenzo Tuttavilla, duca di Calabritto, che vide aboliti i propri privilegi nel 1806. Prima e dopo di questa data, e a lungo, il fenomeno dei capopopolo e in seguito del brigantaggio interessarono a più riprese questa contrade, che conobbero con particolare virulenza gli orrori dell’ultimo conflitto, ma videro anche la formazione della “banda partigiana di Monte Camino” che operò soprattutto in campo informativo, affiancando le azioni militari alleate. 

Con l’Unità d’Italia la città fu interessata da azioni di rivolta e di brigantaggio ad opera di bande armate guidate da Ciccio Guerra e Francesco Tommasino. Nei pressi di Galluccio si trova la frazione di San Clemente che, verso la fine del XIX secolo, divenne capoluogo amministrativo di Galluccio e nucleo principale del Comune, grazie al trasferimento qui della casa comunale e di tutti gli uffici amministrativi. La frazione conserva ancora tracce suggestive di arte e di storia, come l’area della chiesa di S. Donato, Coturni con la fontana, la Cappella del Corbello, le antiche masserie e i muri a secco dell’area di S. Reparata, le sorgenti-lavatoio Caia e Zingarone e il ponticello in pietra di Collinverno.Durante il XVIII secolo l’antico borgo di Galluccio iniziò ad espandersi, spostando le abitazioni dalle alture alla pianura, sviluppando borghi più grandi attorno alla roccaforte e piccoli centri nella zona circostante, come Saraceni, Mieli e Cisterni.

 Basta fare alcuni tornanti risalendo verso Roccamonfina per arrivare alla frazione di Sipiccciano, partendo da S.Clemente; il piccolo borgo è immerso nei castagneti. Vi si possono ammirare, nei vicoli stretti e tortuosi, angoli di architettura saracena ancora intoccati. Per chi ama invece l’architettura occidentale, è consigliata una visita alla Chiesa Collegiata, con il superbo soffitto in legno e oro del XVII secolo, al centro del quale spicca la stupenda tela raffigurante la lapidazione di S.Stefano, opera di Jacopo Cestaio, allievo di Luca giordano, di recente restaurata. Da ammirare è il campanile in tufo di linea gotica, annesso alla chiesa, in cui si conserva una campana del 1102, proveniente dalla chiesa di San Nicola e che per lo stile si avvicina all’altro importante monumento religioso di Galluccio, la Chiesa dell’Annunziata, costruita una prima volta forse nel ‘300 e rifatta dopo il 1443"" Testo adattato da varie fonti quali Parco  Regionale arae vucanica di Roccamofina e Comunità montana di Santa Croce.

trale eccellenze enogastronomiche , il vino di Galluccio ha ottenuto la denominazione d'origine controllata (DOC) nel 1997 e rappresenta un patrimonio vitivinicolo di grande valore, grazie ai terreni ricchi di minerali e alle condizioni pedoclimatiche favorevoli, influenzate dalla vicinanza al vulcano di Roccamonfina. 

Alla frazione  San Clemente, luogo di partenza ed arrivo della Randonnée è possibile visitare il Museo Natura Viva, situato nello storico Palazzo Seccareccia, che offre uno sguardo affascinante sulla fauna e la flora locali. Inoltre, c'è il Museo Interattivo del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano, che fornisce informazioni approfondite sulla regione e le sue caratteristiche naturali. La fusione armoniosa tra il patrimonio artistico-monumentale e quello naturalistico rende questa destinazione unica nel suo genere.

 

sabato 3  e domenica 4 maggio a cura della pro loco galluccio  ed in collaborazione con la Cantina Telaro una visita guidata alla cantina Telaro ed altri siti culturali. 

 

Evento aperte a tutti i tesserati  FCI, ACSI, AICS, CSAIN, CSEN, CSI, LIBERTAS, US ACLI, UISP, OPES e ASI. Per quest’ultimo Ente - l'ASI)  la partecipazione dei loro tesserati alle manifestazioni sarà subordinata alla presentazione della tessera  “Bikecard”.   SI CHIEDE DUNQUE A TUTTI I TESSERATI ASI ISCRITTI ALL'EVENTO DI INVIARE VIA MAIL LA BIKE CARD. NEL CASO LA BIKE CARD NON SIA INVIATA VIA MAIL O MOSTRATA PRIMA DELLA PARTENZA  NON SARA' RITENUTA VALIDA LA PARTECIPAZIONE E NON SARA' RIMBORSATA LA QUOTA D'ISCRIZIONE.  

 

 

MODALITÀ ISCRIZIONI ON-LINE del ciclista

 

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Il ciclista socio ARI, dopo essersi "loggato" viene riconosciuto dal server ARI che verifica che la data della visita medica depositata in DataHealth sia valida nella data del Brevetto (se fosse scaduta gli chiede di aggiornarla) e gli permette di iscriversi immediatamente, senza dover inserire i propri dati, procedendo al pagamento della quota di iscrizione scontata.


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Il sistema, prima di aprire la scheda iscrizioni chiede di inserire il proprio CODICE FISCALE per verificare su DataHealth se sei registrato e hai la visita medica valida. Si presentano perciò due casi:

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