MASTER AUDAX
29 giugno 2025

ARI NON E' RESPONSABILE DELLE INFORMAZIONI PUBBLICATE SU QUESTA PAGINA, IL CUI CONTENUTO E' AUTONOMAMENTE GESTITO DALL'ORGANIZZATORE DELL'EVENTO.

Randonnèe Grande Guerra

Distanza

211 km

Dislivello

2414 metri

Tempo massimo

13 ore 30 min

Dove

Pove Del Grappa (VI)

Contatti

3517427928
E-mail

Partenza

06:00 - 07:00

Omologazione

BRI/ARI

200 Km

Servizi

Iscrizioni

dal 29/03/25 al 29/06/25

Quota di iscrizione

Online: 35.00 €
Online Soci ARI: 31.50 €
Il giorno del brevetto: 50.00 €

PREISCRIZIONI attive fino al 29/05/2025

al fine di permettere le PREISCRIZIONI pur avendo la VISITA MEDICA IN SCADENZA

NON si ACCETTANO ciclisti non tesserati
ISTRUZIONI PER ISCRIZIONI ONLINE

IMPORTANTE:

 DOPO LA PROCEDURA DI ISCRIZIONE DEVI COMUNICARE LA TAGLIA DELLA MAGLIA AL SEGUENTE LINK:

CLICCA QUI

RANDONE'E GRANDE GUERRA - DOMENICA 29 GIUGNO 2025

Partenza alla francese dalle 06.00 alle 07.00

Attenzione quota agevolata dal 29-03-25 al 29-05-25 35.00 €

Dopo si passa dal 30-05-25 al 28-06-25 40€

50€ il giorno della manifestazione presso la partenza.

Le iscrizioni potranno essere fatte tramite il sito www.audaxitalia.it

Nota 01:  verrà allestita preso la zona di partenza una postazione di controllo iscrizione e con l'occasione sarà consegnato ad ogni partecipante un pacco gara contenente prodotti locali non deperibili e per gli iscritti alle rando da 200 e 300 km una maglia tecnica da ciclismo dedicata all'evento.

                                                                                                    

Al fine di consentire a questa ASD di garantire la consegna del vestiario per il giorno dell'evento i partecipanti dovranno essere in regola con l'iscrizione alle rando entro la data del 10 giugno 2025, per chi si iscriverà dopo tale data sarà compito di questa ASD recapitarla all'interessato.

Tramite il link https://montegrappabikeday.it/maglia-randonnee verrà aperta nel portale della nostra ASD una pagina dedicata all'inserimento  della taglia al termine dell'avvenuta iscrizione.

Già nella giornata di sabato 28 giugno 2025 presso la zona partenza dalle ore 16.00 alle 18.00 sarà possibile ritirare il materiale ed effettuare il controllo della documentazione e dell'equipaggiamento.

Per chi avesse bisogno di un pernottamento presso il luogo della partenza abbiamo contattato i seguenti gestori :

Punti Controllo e Ristori

1° Controllo Partenza km 00: Timbratura partenza + colazione "caffè _ brioches" a carico di questa ASD;

2° Controllo km 66: Timbratura + "caffè _ thè" a carico di questa ASD;

3° Controllo km 112: Timbratura (eventuale consumazione a carico del ciclista);

4° Controllo km 150: Timbratura + "bibita e panino" a carico di questa ASD;

5° Controllo km 186: Timbratura (eventuale consumazione a carico del ciclista);

6° Controllo Arrivo km 210: Timbratura arrivo _ spogliatoi _ doccie_ pasta party.

Questa manifestazione è inserita nel campionato Triveneto randonnèe facente parte del programma Girorando del Nordest

Per informazioni www.facebook.com/montegrappabikeday.it, cel.393/4524541, www.audaxitalia.it

 

DESCRIZIONE PERCORSO

RGG_200 – Dal Brenta al Piave, dalla Valsugana agli altopiani di Lavarone e Asiago

La conca degli ulivi di Pove del Grappa

 

Le peculiarità del territorio povese si riassumono in questa foto. Le pietre, scarti di quelle che un tempo erano le famose cave di marmo del monte la Gusella e le piante di olivo che regalano un olio extravergine unico per caratteristiche e qualità. 

La partenza della Randonnèe della Grande Guerra avverrà dagli impianti sportivi del Comune di Pove del Grappa (VI) in via Costantina. Appena usciti dal centro abitato di Pove si prende via Carlessi che porta a Romano d’Ezzelino. All’incrocio stretto tra le case di questo paese, si prende a sinistra la strada Cadorna che va verso il Monte Grappa ma la si abbandona poco oltre per imboccare, al capitello dei Farronati, la via Tedesca. Si passa per Semonzo del Grappa. Si sale a Borso del Grappa per poi scendere a Sant’Eulalia e arrivare a Crespano con una leggera salita.

Il territorio della pedemontana del Grappa

La pedemontana del Grappa, dove si snoda la prima parte della Rando della Grande Guerra, e i suoi centri abitati sono stati protagonisti delle tragiche vicende belliche del 1915/18

La strada (SP26) prosegue ora sempre verso oriente prima in pianura e poi in discesa per arrivare a Possagno. Poco prima del centro si gira a sinistra in direzione della località alla Croce. Questa strada in salita ci porterà al magnifico Tempio della Santissima Trinità, opera del grande scultore neoclassico Antonio Canova.

Il tempio canoviano della Santissima Trinità

Questa celebre chiesa monumentale ideata dal grande Antonio Canova accoglie i resti mortali del famoso scultore neoclassico nato alla metà del Settecento. Concepita su tre elementi architettonici, il colonnato che richiama il Partenone di Atene, il corpo centrale simile al Pantheon romano e l’abside retrostante a richiamo della cultura cristiana. Un insieme unico e armonioso.

Dal Tempio, si sale ancora brevemente per poi si scende per una tortuosa stradina. Si ritorna sulla via principale proprio davanti all’Istituto delle suore Dorotee. Si prosegue verso sinistra e passando per Cavaso e Pederobba si arriva sulla strada Feltrina a fianco del fiume Piave proprio davanti al Sacrario Francese di Pederobba. 

Il Sacrario francese di Pederobba 

Il monumento raccoglie le salme di circa 1000 fanti francesi che combatterono sul fonte del Piave durante la Grande Guerra. Concepito come una muraglia di pietra simbolo della forza dei soldati transalpini nel fermare l’offensiva austro-ungarica. 

L’immissione sulla statale 348 è pericolosa perché il traffico veicolare è sempre molto intenso, quindi prestare molta attenzione e prudenza nell’attraversamento!!! Si prosegue dunque verso nord lungo questa arteria stradale fino ad arrivare alla rotonda di Fener. Qui si tiene la sinistra e si avanza in direzione nord-ovest fino al ponte sul fiume Tegorzo che si attraverserà per raggiungere Quero, questa strada (via Nazionale) è una salitella di circa un chilometro e settecento metri che porta nel centro del paese. 

Il Totenburg di Quero 

Il Totenburg, la fortezza dei morti, è un sacrario posto sulla sommità del Col Maor a Quero, vedetta sulla valle del Piave. Voluto dal Terzo Reich per accogliere le spoglie mortali di 3.500 soldati e costruito con il porfido scuro del Lagorai. Un cubo di perfezione teutonica dove minimalismo e simbologie esoteriche incutono timore e solennità.

Si scende ora di nuovo verso la Statale Feltrina (fare molta attenzione anche in questa immissione, assai pericolosa!!!) che si percorre poi sino ad arrivare ad Anzù passando per la località La Chiusa proprio sotto al colle su cui sorge il Santuario dei santi Vittore e Corona, e poi a Feltre.  Si attraversa il centro cittadino rimanendo a ovest del colle delle Capre dove si erge il torrione del Castello intorno la quale si sviluppa la parte più antica e più bella del comune bellunese. Dopo aver sorpassato la rotonda sulla SS50 e seguendo le indicazioni per la frazione di Pedavena si arriva alla grande birreria davanti il torrente Comeda. Abbiamo percorso circa 50 chilometri della nostra Rando della Grande Guerra. 

La sala degli affreschi della birreria Pedavena 

La birreria di Pedavena fondata nel 1896 dai fratelli Luciani è la più grande birreria d’Italia. Magnifiche le sue sale in particolare quella degli affreschi dove una lunga parete dipinta da Walter Resentera racconta la leggenda dei “Monti Pallidi” e cioè delle dolomiti. 

Il nostro percorso riprende in direzione nord su via Vittorio Veneto per poi girare a sinistra seguendo le indicazioni per Arten. Si percorre così prima via Sant’Osvaldo e poi, in leggera salita, la strada del Canalet fino a un capitello sulla destra che segna il piccolo valico. Ora si va in discesa fino al centro di Arten. Si prosegue in pianura verso nord per raggiungere Fonzaso e la frazione di Frassenè appena dopo la rotonda sulla strada regionale 50 del Grappa e del passo Rolle, una volta attraversata la borgata di Agana e costeggiato per un breve tratto il torrente Cismon ci troviamo difronte ad una rotonda e al lago del Corlo

Il lago del Corlo e il campanile della chiesa sommersa

Lago artificiale creato nel 1954 per esigenze idroelettriche. Molte borgate, terreni e gran parte della contrada Cèsa vennero sommersi. Rimangono ora poche case e il campanile della chiesa demolita e sommersa dall’avanzare delle acque. 

Saliamo, in un breve ascesa, lungo la via I° Maggio. Circa 200 metri prima di arrivare alla piazza del paese di Arsiè troveremo sulla sinistra il bar Al Mondo di Ciorci punto di controllo e ristoro della nostra rando. Siamo al chilometro 66. Passiamo ora il centro di Arsiè e proseguiamo lungo la SR50 bis che ci porterà a Fastro e poi in discesa lungo le Scale di Primolano famose per la fortificazione chiamata Tagliata della Scala e anche per la caduta di Fausto Coppi durante il Giro d’Italia del 1950 che lo costrinse al ritiro.  

Truppe austro-ungariche sulla Tagliata della Scala nel 1918

Opera difensiva realizzata tra 1892 e il 1904 a difesa dei confini italiani dalla minaccia dell’Impero austro-ungarico. La Tagliata Scala era costituita da una casamatta fortificata affiancata da una postazione per artiglieria all'aperto. Un camminamento coperto, munito di feritoie per il fuoco di fucileria, attraversava il passo e raggiungeva una torre di collegamento sull'altro versante. 

Una volta raggiunto il centro di Primolano proseguiremo verso nord, cioè verso la Valsugana. Poco prima delle case dell’abitato di Martincelli troveremo il cartello del passaggio tra il Veneto e il Trentino. Proprio qui, fino a prima della Grande Guerra c’era il confine di stato tra l’impero Asburgico e l’Italia. A Martincelli gireremo bruscamente a sinistra per passare il ponte sul Brenta e sottopassare il viadotto della SS47. Ora inizierà il lungo percorso della Ciclovia della Valsugana che ci porterà prima al Bicigrill di Tezze (siamo circa al chilometro 78 della nostra Rando) e poi al Bicigrill di Castelnovo e infine il Bicigrill di Levico dove è stabilito il posto di controllo n. 3 (siamo al chilometro 112). Da segnalare lungo tutto questo bellissimo percorso che si sviluppa nella Valsugana per circa 38 chilometri il Trincerone di Grigno e il passaggio per il centro di Borgo Valsugana nonché i molti angoli paesaggistici e naturalistici sul Brenta e sulle vicine vette dell’Altopiano e del Tesino. Una volta usciti dalla Ciclopista, percorreremo la SP1 e passeremo per Caldonazzo e Calceranica cominciando a salire per SP1dir verso Bosentino. Dopo i primi tornati della provinciale potremo ammirare degli splendidi paesaggi sul sottostante lago di Caldonazzo. Un chilometro prima di Vigolo Vattaro troveremo una grande rotonda. La nostra direzione sarà per gli altipiani di Asiago e Folgaria lungo la SS349. Questa prima lunga salita (conosciuta anche come “Strada della Ritirata”) ci porterà in circa 13 chilometri e mezzo al Valico della Fricca a metri 1.098 di altitudine. Qui siamo al chilometro 132 della Rando della Grande Guerra.  

Il valico della Fricca a metri 1.098

Il valico della Fricca, dal nome all’omonima strada che inizia a Vigolo Vattaro e termina a Carbonare, unisce la Valsugana alla Val d’Assa. E’conosciuta anche come “La strada della ritirata”.  Nel novembre del 1918 infatti i soldati austro-ungarici percorrevano questa strada in fuga dall’esercito italiano.   

Tra il chilometro 133 e 134 troveremo invece una galleria lunga 900 metri e poi in leggera discesa il centro di Carbonare. Da questo borgo si prosegue, sempre sulla stessa statale, fino all’abitato di Chiesa sotto il monte Rust e al lago di Lavarone

Il lago di Lavarone   

Il piccolo lago di Lavarone è uno specchio d’acqua purissima originato dal riempimento di una dolina impermeabilizzata. Nei primi anni del ‘900 il famoso medico austriaco Sigmund Freud, fondatore della psicoanalisi, amava soggiornare qui per lunghi periodi di riposo e studio. 

Si prosegue di nuovo in salita fino al Passo del Cost a metri 1.290. Poco prima del passo, nella vicina frazione di Magrè, si erge su un dosso l’ormai famoso Drago del Vaia opera in legno dell’artista Marco Martalar di Roana. 

Il drago Vaia Regeneration    

La strada continua, ora in discesa, fino all’incrocio con il Menador. Siamo in località Monterovere. Da qui si ricomincia a salire per circa tre chilometri fino la Passo Vezzena. Poco prima del passo si gira a sinistra per raggiungere Baita al Verle posto di controllo n. 4 della nostra randonnée.  

 Punto di controllo presso la Baita Verle    

Poco distante da questo luogo si trovano i resti del Forte Verle e più su, a 1.908 metri di quota a picco sulla Valsugana, il Forte Vezzena con scorci panoramici unici sui laghi di Levico e Cadonazzo. Siamo ritornati in Veneto e siamo nella zona dei grandi eventi bellici che hanno segnato l’altopiano di Asiago durante la Prima Guerra Mondiale.  

                                                                                                  Il forte Verle                                                                                                    Il forte Vezzena 

                                                                                                 

Ora una lunga discesa di circa 19 chilometri (con un tratto di circa 2,5 chilometri in contropendenza poco dopo il Ponte del Giamolo fino alla Tagliata) ci consentirà di raggiungere Camporovere e poi Asiago. Passando per la città, il centro più importante dell’altopiano dei Sette Comuni e luogo natale del famoso scrittore Rigoni Stern, avremo modo di ammirare il Sacrario del Leiten dove riposano più di 54.000 fanti italiani costruito sull’omonimo colle a dominare il centro cittadino. Siamo al chilometro 174.

Il sacrario del Laiten ad Asiago     

Nella primavera del 1932 si iniziarono i lavori per il monumento ossario sul colle delle Laiten, davanti alla contrada dove ancora c’erano i ruderi delle case che non erano state ricostruite. I ragazzi del paese su quel colle erano sempre saliti per i loro giochi e anche i loro padri (…) Un giorno d’estate arrivarono lassù ingegneri e geometri accompagnati dal podestà e dal segretario del Fascio. I tecnici con paline, corde metriche e teodoliti si misero a guardare, misurare, scrivere. Era stato proprio lì, sulla collina dei giochi, che le autorità di Roma dopo proposte, discussioni, esami, sopralluoghi avevano deciso di costruire il grande monumento che doveva accogliere le spoglie dei tanti eroi caduti sull’Altipiano per la salvezza della patria. E così si distrussero tanti sereni cimiteri tra i prati e i boschi per fare quel grande arco in stile imperiale”. Da “Le stagioni di Giacomo” di Mario Rigoni Stern 

La nostra lunga cavalcata in bici prosegue fino a Gallio e poi a Foza, entrambi centri della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, su strade che alternano tratti piani e in leggera salita. Appena arrivati al centro di Foza (siamo al chilometro 186) troveremo   subito sulla destra l’Hotel La Speranza punto di controllo n. 5. Dopo il centro del paese comincerà l’ultima discesa verso il Canale del Brenta, lasciata infatti la chiesa sulla destra e subito dopo il cimitero, girando a destra, si scende decisi per la SP73 della Valvecchia, conosciuta anche come la “strada delle Pale”. Molto spettacolare e tecnica l’ultima parte della discesa dopo il tornante 17 dell’Osteria Piangrande, con scorci sulla singolare contrada Giaconi poco prima di Valstagna. 

                                                                  Gli stretti tornanti della “Strada delle pale”                                                                          I singolari edifici della contrada Giaconi   

                                                                                            

Una volta in Valbrenta si tornerà verso sud, sempre tenendo sulla sinistra il fiume Brenta e passando per Oliero (famose le sue grotte) e Campolongo. Quando saremo alla contrada Castelnuovo, in un diritto stradone, vedremo sulla sinistra una piccola zona industriale. Imboccheremo, sempre a sinistra in discesa, via della Resistenza che si innesta sulla SS47 della Valsugana. Dovremo effettuare un attraversamento (ATTENZIONE!!! La statale della Valsugana è sempre molto trafficata e l’attraversamento è pericoloso) per salire verso la SP74 (via Tozzi) e il centro di Pove del Grappa punto di arrivo e di controllo della nostra lunga cavalcata in bici sulle strade della Rando della Grande Guerra. 

La piazza di Pove del Grappa      

 

 

 

 

 

 

 

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- Ovviamente, una volta caricato il proprio certificato medico su DataHealth non è più necessario ripetere la procedura per l’iscrizione ad altri Brevetti ARI.

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