MASTER AUDAX
ARI NON E' RESPONSABILE DELLE INFORMAZIONI PUBBLICATE SU QUESTA PAGINA, IL CUI CONTENUTO E' AUTONOMAMENTE GESTITO DALL'ORGANIZZATORE DELL'EVENTO. CITTA MURATEDistanza 208 km Dislivello 1100 metri Tempo massimo 13 ore 30 min Dove Bovolenta (PD) Contatti +393356906911 Partenza 07:00 - 08:00 Omologazione BRM/ACP 200 Km Servizi Iscrizioni dal 10/02/24 al 19/04/24 N. massimo di iscrizioni: 200 Quota di iscrizione Online: 18.00 € CITTA' MURATE HO ATTVATO IL PAGAMENTO CON CARTA DI CREDITO O PAY PAL Iscrizioni con Bonifico bancario Intestato a Capuzzo Maurizio iban:IT35R0845262540012130000284 Causale vostro nome Città Murate
Per dormire se venite da fuori consultate i link utili Villa Greggio Luana vi ospita venerdi 19 aprile a 45 euro compresa colazione chiamate e prenotate.
I controlli saranno: 1o Controllo Bovolenta Via Rossini, 1 Parco Salvo D'Acquisto, km 0 Partenza 2o Controllo Castelfranco Veneto Pub Old Bridge Borgo Vicenza,1 km 50 3o Controllo Cittadella Bar Bistro' caffe BORSA P.le Pierobon,8 km 65 4o Controllo Marostica e Ristoro Viale Vicenza,4 km 87 5o Controllo Vicenza Basilica Monte Berico selfie su Basilica km 117 6o Controllo Montagnana selfie su Duomo Via San Giovanni, 6 km 162 7o Controllo Bovolenta Via Rossini, 1 Parco salvo D'Acquisto, km 208
Il percorso sarà un tripudio di bellezza del paesaggio, di ricchezza dei contenuti e dei luoghi che andremo a visitare. Partenza sabato 20 aprile da Bovolenta; paese del padovano nato alla confluenza tra due fiumi, Roncajette e Vighinzone diventa Bacchiglione dopo la confluenza. (l'acqua forma un gorgo, in dialetto BOVO LO per proseguire poi LENTA, dando origine al nome BOVOLENTA) nel borgo vi e una costruzione che fa risalire la sua fondazione al 1100 periodo vicino ai COMUNI, momento in cui sono state costruite le FORTIFICAZIONI (mura) anche delle città che andremo a visitare. A Bovolenta più recentemente i Veneziani hanno costruito i murazzi per proteggere il centro abitato, rimane in Piazza Accademia il palazzo già sede della Accademia dei Concordi (circolo letterario fondato nel 1782), mentre è andato perduto il Castello Carrarese, che rimase per secoli una delle più importanti fortezze del territorio padovano, distrutto dai Veneziani nel 1388 viene poi ricostruito, sorgeva a protezione della PONTA luogo simbolo della confluenza dei due fiumi, che permettevano alla Serenissima di trasportare verso VENEZIA e l'Adratico merci e derrate alimentari prodotte nelle loro campagne, per questo ancora oggi si possono ammirare decine di ville veneziane lungo tutto il corso dei due fiumi da Padova a Chioggia, a ridosso del centro storico restano le case dei cavallanti a testimonianza della vitalità del porto fluviale sul Bacchiglione. Nel 1631 la peste mieté molte vittime in paese, furono sepolte nei pressi della zona nota come contrada prati arcati, dove viene eretto il capitello a forma di croce per ricordare i morti. La chiesa parrocchiale di Sant'Agostino, costruita a partire da 1141 contiene importanti Pale e un battistero di pregio. Antica fiera di San Agostino vecchia di 650 anni si svolge la 2a e 3a domenica di Ottobre. Andremo alla scoperta delle Città Murate e pedaleremo per conoscere il Veneto e ad apprenderne la storia delle sue roccaforti: 1. Padova: Città Padua dal nome del fiume e della pianura, poi Patavium in latino e, infine, Padova. Fondata dal principe Troiano Antenore intorno al 1184 a.C, viene quindi considerata una delle città più antiche d'Italia. Vedremmo la Basilica di San Antonio da Padova, di Santa Giustina e ll Prato della Valle con le sue statue, la Piazza più grande d'Europa lo storico Caffè Pedrocchi, La sua antichissima Università, Il Municipio, passeremmo vicino alla chiesa degli Eremitani affrescata da Giotto. Processione di San Antonio il 13 giugno. 2. Camposanpiero: Il nome “Camposampiero” è da ricercarsi nell'etimologia dei termini stessi che lo costituiscono, cioè campo e San Piero; e nonostante non documentata si ritiene l' affermazione , ad oggi più credibile. La costruzione del castello risale forse già alla prima metà dell’XI secolo, epoca in cui Tiso I riceve in feudo Camposampiero dall’imperatore Arrigo II. Le opere di fortificazione comprendono lo sdoppiamento in due rami del fiume Vandura, in modo da arginare un’area quadrata, cinta da mura, con cinque porte e la rocca comitale in prossimità della biforcazione. Famosa anche per il suo reticolato romano. Oggi nel borgo rimangono solo due torri. Processione di S.Antonio il 13 giugno. 3. Castelfranco Veneto: Città fondata da Treviso e usata come punto di difesa dai Vicentini e Padovani, il nome viene dal suo CASTELLO al cui interno era zona franca, cioè esente da tasse. Palio del Castel d’Amore – secondo weekend di settembre. Festa del Radicchio variegato di Castelfranco IGP il fine settimana e la domenica prima di Natale. 4. Cittadella: Città posta all'incrocio tra l'antica Postumia e la via che scende dalla Valsugana, deve il nome alle sue fortificazioni, essendo stata polo critico fin dall’antichità. La mirabile cinta muraria fu costruita nel 1220 dal Comune di Padova per proteggersi dalla minaccia di Treviso. Voci dell’Evo di Mezzo – nel mese di settembre. 5. Bassano del Grappa: Il nome deriva dal termine latino di persona Bassius con l'aggiunta del suffisso -anus, mentre la specifica si riferisce al vicino Monte Grappa. L’evoluzione delle opere difensive della Città di Bassano del Grappa si è compiuta nell’arco di quattro secoli, dall’XI al XIV. Essa si può riassumere in tre fasi successive: l’erezione del Castello, circondato da una cerchia di mura, attribuita agli Ezzelini e di cui si ha notizia dal 1175; la costruzione di una cinta difensiva tra i secoli XII e XIII, che si raccordava al perimetro del Castello e dotata di torri e di 4 porte, la costruzione della seconda cerchia murata, estesa ulteriormente verso sud ed est e difesa a meridione dal Castello Inferiore, attribuita dalla tradizione a Gian Galeazzo Visconti nel 1389, ma eretta già all’inizio del XIV secolo ad opera dei Carraresi. Città alpina il cui maggiore simbolo è il PONTE DEGLI ALPINI. Carnevale Bassanese – dura circa un mese prima del Martedì grasso. Concorso pirotecnico – secondo sabato di ottobre. 6.Vicenza Vicenza fu fondata dai Veneti verso l'VIII sec. a. C. Nel 49 a. C. fu Municipio romano e, con la legge Julia, iscritta alla Tribù Menenia col nome di Vicetia. Passeremo dal centro storico e in Piazza dei Signori potremmo ammirare lo splendido Palazzo della Ragione ora Museo Orafo. Ricordo che Vicenza è soprannominata Città del Palladio. Festa della Madonna di Monte Berico 8 settembre. 7.Basilica di Monte Berico. Si raggiunge uscendo a Sud e salendo quindi per il viale X Giugno, fiancheggiato da un portico con cappelle, di F. Muttoni (XVIII sec.). La basilica sorge sopra un colle dominante la città, sul luogo ove la Vergine apparve a una popolana (1426). L'attuale chiesa, a tre vivaci facciate con cupola, è del 1688-1703. Nell'interno il presbiterio è formato dal primitivo oratorio gotico, sui cui altare è la venerata statua della Madonna, del 1444; sull'altare a destra, una Pietà, capolavoro di B. Montagna (1500), del quale è anche un'altra Pietà ad affresco (riportato), in Sagrestia. Nell'antico refettorio c'è una grande tela del Veronese, la Cena di S. Gregorio Magno, la più bella forse delle Cene dipinte dall'artista (1572); chiostro gotico, del 1429. Dal piazzale della Vittoria che si estende davanti alla basilica, magnifico panorama su Vicenza e su una vasta zona, che fu teatro di battaglie nella guerra 1915-18. 6. Marostica: Postazione militare sin dall'epoca Romana, secondo Giovanni da Schio è un composto formato da mar, in celtico "sopra", e Asticum, riferimento al torrente Astico che scorre poco distante. Passa sotto vari domini, dagli Ezzelini ai Vicentini e Padovani. Risale al 1312 l'edificazione da parte di Cangrande della Scala del mastio del Castello “da Basso” e del Castello Superiore; successivamente Mastino II completò il Castello Inferiore; nel 1372 invece Cansignorio della Scala iniziò la costruzione della cinta muraria, che racchiude il colle Pausolino e la pianura sottostante, unendo i due castelli: il Castello Superiore e il Castello “da Basso. Partita a Scacchi – rievocazione storica – a settembre di ogni anno pari. 7. Montagnana: il nome deriva dal toponimo Motta Aeniana in latino medioevale motta che indicava una piccola altura e Aeniana una mansio. Nel 1242 Ezzelino III da Romano, vicario dell'Imperatore Federico II di Svevia, s' impadronì di Padova e poi anche di Montagnana, incendiandola nel marzo del 1242. Ne ricostruì quindi le difese e a lui la tradizione attribuisce la costruzione della possente torre (mastio) del Castello di S. Zeno. Palio dei Dieci Comuni del Montagnanese – 1° domenica di settembre. 8. Este: Città posta ai piedi dei colli Euganei il suo nome prende origine dal fiume Adige. Diventa la “culla dei Veneti antichi”, l’antica Ateste, la città più popolata tra quelle cui una delle principali civiltà dell’Italia Settentrionale aveva dato vita a partire dal X sec. a.C., insediandosi nei pressi delle rive dell’Adige, deve il suo nome proprio al grande fiume (Athesis, Ateste, Este). Este è sede di un importante museo che ne ripercorre la storia. Sarà il feudatario Azzo II, della dinastia degli Obertenghi, a dare il via alla rinascita della Città, costruendo intorno alla metà dell’XI sec. un primo castello difensivo sulla collina dove sorgevano i resti di un castrum romano. Nei secoli successivi il casato accresce sempre più il suo potere e i suoi domini territoriali e per conseguenza anche il castello viene ampliato e trasformato in una fortezza dalle proporzioni significative, così come ci rappresenta la lunga cinta muraria pervenuta intatta ai giorni nostri. Nel 1249 passa sotto il dominio dei Carrararesi, conoscendo un periodo di ricchezza e grande sviluppo. I Padovani scacciano i Carraresi e Ubertino da Carrara, signore di Padova, ricostruisce e amplia il castello a partire dal 1339. Il Castello che la caratterizza con un chilometro di mura che possiamo ammirare ancora oggi. Passa poi un periodo particolarmente fecondo sotto i Veneziani. Este in fiore – aprile 9. Arqua Petrarca: L'origine del nome e alcune curiosità Il toponimo deriva dal latino Arquata o Arquata Montium che “significa l'arco di monti” e indica la sua posizione su di un'altura circondata da una corona di colline.. Il comune deve la sua fama certamente al poeta Francesco Petrarca. Il Petrarca, legato ai Da Carrara, vi trascorse gli ultimi anni della sua vita e il suo corpo fu sepolto nella Chiesa Parrocchiale. Varie iniziative per ricordare Francesco Petrarca in Luglio. Festa della giuggiula ottobre. 10. Monselice: Città che trae il nome dal Bizantino Mons Silicus vissuto nel 600, occupata poi dai Longobardi e successivamente nel 1200 dal tiranno Ezzelino III da Romano che costruisce le sue fortificazioni. Giostra della Rocca – tra la prima e la terza domenica di settembre. 11. Bovolenta Attraverso stradine interne a basso traffico quindi il meritato Pasta Party. MODALITÀ ISCRIZIONI ON-LINE del ciclistaSocio ARIIl ciclista socio ARI, dopo essersi "loggato" viene riconosciuto dal server ARI che verifica che la data della visita medica depositata in DataHealth sia valida nella data del Brevetto (se fosse scaduta gli chiede di aggiornarla) e gli permette di iscriversi immediatamente, senza dover inserire i propri dati, procedendo al pagamento della quota di iscrizione scontata. Non socio ARIARI e gli Organizzatori associati utilizzano il servizio DataHealth per la verifica e l’archiviazione dei certificati medici. Il sistema, prima di aprire la scheda iscrizioni chiede di inserire il proprio CODICE FISCALE per verificare su DataHealth se sei registrato e hai la visita medica valida. Si presentano perciò due casi: - IL SISTEMA TROVA VISITA MEDICA VALIDA su DH > Sei certificato perché a suo tempo hai già fatto la procedura di inserimento in DataHealth per un precedente Brevetto ARI o per una GF che lo aveva richiesto. Quindi PUOI PROCEDERE > si apre la scheda iscrizioni da compilare. - IL SISTEMA NON TROVA LA VISITA MEDICA VALIDA > NON sei certificato in DataHealth.
Resta comunque la possibilità di iscriverti sul posto portando la visita se l’organizzatore accetta questa modalità. Dopo aver caricato, comunque, la propria visita medica valida sul portale DataHealth, e e aver ricevuto da questi conferma di validazione (solitamente entro 24 ore) il Ciclista, rientrando nella scheda iscrizioni, POTRÀ PROCEDERE ALL’ISCRIZIONE: inserito il proprio codice fiscale, il server ARI verifica in DataHealth e a validazione avvenuta apre la scheda iscrizioni da compilare. NOTE: - I certificati ritenuti validi per legge per partecipare ad un BREVETTO Randonnée (distanze superiori a 70km o con dislivello medio superiore all 1% o con salite superiori al 6%) sono: CERTIFICATO MEDICO AGONISTICO PER IL CICLISMO (per tesserati a società sportive) oppure CERTIFICATO MEDICO PER ATTIVITÀ AD ELEVATO IMPEGNO CARDIOVASCOLARE (per i non tesserati ad una società sportiva riconosciuta dal CONI) - Ovviamente, una volta caricato il proprio certificato medico su DataHealth non è più necessario ripetere la procedura per l’iscrizione ad altri Brevetti ARI. - DATAHEALTH ha 24 ore (max 48h) per validare il certificato, quindi il ciclista resterà evidenziato nell’elenco iscritti come "ATTESA DI VALIDAZIONE" fintanto che il server ARI non riceve anche questa conferma. - Il ciclista che si registra in DataHealth riceve, insieme alla mail di conferma di validazione del suo certificato, il QRcode contenente tutti i dati del certificato e l’attestazione di avvenuta validazione da parte di DataHealth. (vedi dettaglio) Pertanto, qualsiasi organizzatore che utilizza il servizio DH con un semplice smartphone dotato di lettore di QRcode può verificare il possesso del requisito previsto. | ||