ARI NON E' RESPONSABILE DELLE INFORMAZIONI PUBBLICATE SU QUESTA PAGINA, IL CUI CONTENUTO E' AUTONOMAMENTE GESTITO DALL'ORGANIZZATORE DELL'EVENTO. In Bici per Telethon-Giro dell’EtnaDistanza 200 Km Dislivello 3000 - 4000 metri Tempo massimo 13 ore 30 min Dove Trecastagni (CT) Contatti 3476658786 Partenza 06:00 - 08:30 Omologazione BRM/ACP 200 Km Servizi Iscrizioni dal 09/06/21 al 02/07/21 Quota di iscrizione Online: 15.00 € L’Etna che scorre dinanzi agli occhi di un ciclista ha il ritmo di una carrellata cinematografica, che diventa ora lenta e cadenzata dalla fatica nei tratti di salita e improvvisamente accelerata appena dopo lo scollinamento. Il paesaggio vulcanico accoglie il ciclista e lo assorbe in un mondo fatto di luoghi singolari e sorprendenti. A partire dai centri abitati che stanno lì da secoli in mezzo alle lave e che di basalto sono spesso costruiti. Come l’elegante chiesa madre di Trecastagni, dedicata a San Nicolò, monumento rinascimentale nel quale la pietra nera del vulcano è stata trasformata dall’uomo sino a farla diventare inno alla bellezza. Oppure – dalla parte opposta dell’Etna- il tempio di S. Maria a Randazzo, imponente chiesa-fortezza che ostenta la sua solida struttura di basalto. Anche se può sembrare a prima vista incomprensibile, il visitatore si accorgerà in fretta che la mano dell’uomo è presente dappertutto nelle terre vulcaniche. L’Etna pur essendo uno dei luoghi della Terra in cui la natura appare massimamente selvaggia e incontenibile è infatti anche un’area con elevata densità abitativa. Per secoli l’etneo-contadino ha picconato con enorme fatica le colate antiche per ottenere vigne e campi fertili, pur essendo consapevole che il rischio di un nuovo evento invasivo è sempre presente. Migliaia di chilometri di muretti a secco hanno così finito col delimitare i terrazzamenti e le proprietà, costruendo un paesaggio singolare basato su un precario accordo tra uomo e vulcano: io coltivatore sfrutto la fertilità della terra e tu, vulcano Etna, esprimi la tua esuberanza senza esagerare troppo, una colata di qua, una di là, un po’ di esplosioni dalla vetta, molti rivoli infuocati giù nel deserto della Valle del Bove. In realtà, ammettiamolo, un accordo impari, perché condizionato dalle intemperanze di un vulcano ( attivo da “appena” 500 mila anni) che si comporta secondo i tempi della geologia e non certo in accordo con la modesta durata della vita umana. Ci sono così generazioni che hanno vissuto sotto piogge insistenti di ceneri e lapilli e altre che per decenni hanno assistito solo a modeste attività sommitali. Insomma pedalando tra campi, che poi lasciano il posto a foreste e subito dopo ancora a fiumi di lava pietrificata, bisogna semplicemente ricordare che l’abitare il vulcano non è atto di sconsiderata incoscienza, ma come tutte le scelte umane è frutto di ragione e passione. Da una parte il freddo calcolo delle probabilità aiutare a ridimensionare notevolmente l’incidenza del rischio vulcanico a livello di singolo nucleo familiare (capiterà proprio a noi?), dall’altra la concreta opportunità di godere della multiforme ricchezza di un territorio che attrae e seduce, che nasconde ricche falde idriche grazie anche alla neve che si deposita sulle sue zone sommitali. Noi etnicoli sappiamo del resto che stare a osservare quegli zampilli rossi che sgorgano lassù dai crateri ci aiuta ad avere una identità comune, una appartenenza condivisa che supera le barriere culturali e di ceto. In più qualche volta abbiamo anche la fortuna di poter ammirare gli “effetti speciali” direttamente dalla finestra di casa: basta semplicemente scostare le tende che permettono di accedere al nostro personale osservatorio etneo. Non resta quindi che godersi i volti dell’Etna, che sono diversi da un versante all’altro. Con le vedute che cambiano man mano che si macina strada intorno al cono, che in realtà cono non è, visto che è tempestato da oltre 150 crateri avventizi e da morfologie del tutto diverse. Buona pedalata dunque nel “pianeta Etna”, con l’augurio che l’immersione nel paesaggio vulcanico possa risultare anche per voi una esperienza indimenticabile, come raccontano decine di diari lasciati dai viaggiatori dei secoli scorsi. MODALITÀ ISCRIZIONI ON-LINE del ciclistaSocio ARIIl ciclista socio ARI, dopo essersi "loggato" viene riconosciuto dal server ARI che verifica che la data della visita medica depositata in DataHealth sia valida nella data del Brevetto (se fosse scaduta gli chiede di aggiornarla) e gli permette di iscriversi immediatamente, senza dover inserire i propri dati, procedendo al pagamento della quota di iscrizione scontata. Non socio ARIARI e gli Organizzatori associati utilizzano il servizio DataHealth per la verifica e l’archiviazione dei certificati medici. Il sistema, prima di aprire la scheda iscrizioni chiede di inserire il proprio CODICE FISCALE per verificare su DataHealth se sei registrato e hai la visita medica valida. Si presentano perciò due casi: - IL SISTEMA TROVA VISITA MEDICA VALIDA su DH > Sei certificato perché a suo tempo hai già fatto la procedura di inserimento in DataHealth per un precedente Brevetto ARI o per una GF che lo aveva richiesto. Quindi PUOI PROCEDERE > si apre la scheda iscrizioni da compilare. - IL SISTEMA NON TROVA LA VISITA MEDICA VALIDA > NON sei certificato in DataHealth.
Resta comunque la possibilità di iscriverti sul posto portando la visita se l’organizzatore accetta questa modalità. Dopo aver caricato, comunque, la propria visita medica valida sul portale DataHealth, e e aver ricevuto da questi conferma di validazione (solitamente entro 24 ore) il Ciclista, rientrando nella scheda iscrizioni, POTRÀ PROCEDERE ALL’ISCRIZIONE: inserito il proprio codice fiscale, il server ARI verifica in DataHealth e a validazione avvenuta apre la scheda iscrizioni da compilare. NOTE: - I certificati ritenuti validi per legge per partecipare ad un BREVETTO Randonnée (distanze superiori a 70km o con dislivello medio superiore all 1% o con salite superiori al 6%) sono: CERTIFICATO MEDICO AGONISTICO PER IL CICLISMO (per tesserati a società sportive) oppure CERTIFICATO MEDICO PER ATTIVITÀ AD ELEVATO IMPEGNO CARDIOVASCOLARE (per i non tesserati ad una società sportiva riconosciuta dal CONI) - Ovviamente, una volta caricato il proprio certificato medico su DataHealth non è più necessario ripetere la procedura per l’iscrizione ad altri Brevetti ARI. - DATAHEALTH ha 24 ore (max 48h) per validare il certificato, quindi il ciclista resterà evidenziato nell’elenco iscritti come "ATTESA DI VALIDAZIONE" fintanto che il server ARI non riceve anche questa conferma. - Il ciclista che si registra in DataHealth riceve, insieme alla mail di conferma di validazione del suo certificato, il QRcode contenente tutti i dati del certificato e l’attestazione di avvenuta validazione da parte di DataHealth. (vedi dettaglio) Pertanto, qualsiasi organizzatore che utilizza il servizio DH con un semplice smartphone dotato di lettore di QRcode può verificare il possesso del requisito previsto. |